ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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sabato 22 marzo 2008

PASQUA un po' di storia

Il termine Pasqua, in greco e in latino “pascha”, proviene dall'aramaico: pasha, che corrisponde all'ebraico pesah, il cui senso generico è “passare oltre”. Il significato effettivo della parola non è del tutto certo. Un gruppo di Padri della Chiesa d'origine asiatica (tra i quali Tertulliano, Ippolito, Ireneo) collegano la parola pascha al termine greco pàschein, che significa soffrire. Sebbene l'etimologia del termine non sia corretta, in quest'ipotesi vengono colti i significati intrinseci della Pasqua: il sacrificio e la salvezza. Per un'etimologia più esatta della parola bisogna ricorrere ad Origene ed agli alessandrini, che intendono il senso come “passaggio”. In questo caso il passaggio è attraverso il Mar Rosso, dalla schiavitù alla Terra Promessa, dunque dal vizio del peccato alla libertà della salvezza, attraverso la purificazione del battesimo. Applicata a Cristo, detta etimologia suggerisce il Suo passaggio dal mondo terreno al Padre. Un terzo gruppo di scrittori (Procopio di Gaza, Teodoreto di Ciro, Apollinare di Laodicca) suppone che l'espressione “passa oltre” si riferisca all'Angelo sterminatore, che, vedendo il sangue sulla casa degli ebrei “passa oltre”, salvando coloro che risiedono all'interno: ma, anche, al “passare oltre” alla morte da parte di Cristo.
“Ci fu un'epoca nella vita della chiesa in cui la Pasqua era, per così dire, tutto” (R. Cantalamessa). La Pasqua è, infatti, la festa liturgica più importante per il cristianesimo. Commercialmente soppiantata dal Natale e da alcune tradizioni pagane più allettanti per la società moderna, la Pasqua rappresenta e celebra i tre momenti fondamentali del cristianesimo: la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo. Essa si pone come nucleo del patrimonio liturgico e teologico del cristianesimo. A ciò si aggiunga che la Pasqua rappresenta il raccordo con la matrice giudaica del cristianesimo e al tempo stesso, il momento di affrancamento da tale matrice. La festa cristiana viene assunta dalla celebrazione della liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto, festeggiata in occasione del primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene. E allora?
Dopo queste nozioni potresti aggiungere un tuo pensiero pasquale personale.
A quanto pare i blog servono a questo più che a fare catechismo.

Carlo Molinaro ha detto...

Beh, grazie delle informazioni. Le conoscevo già, avendo lavorato per anni a un Atlante del cristianesimo della Utet, ma va sempre bene. Ma tu, che se ben ricordo sei credente quanto me (ehm), come la senti la Pasqua? Potrebbe essere un giorno di passaggio, di svolta... Ma forse è meglio contentarsi di un merendino a Pasquetta, vah! Auguri, un bacio.

Chiara Borghi ha detto...

Bene anonimo, spero tu abbia passato una buona Pasqua. Non era intenzione fare catechismo ma dare informazioni, erudire.
Ad ogni modo dal tuo tono arrogante deduco tu ti senta già un maestro.

Carlo Molinaro ha detto...

Lui forse si sente un maestro. Io mi sento un nulla, ma sono contento della Pasquetta passata in una compagnia dove c'eri anche tu. Sono sempre felice di vederti. Ciao.

Anonimo ha detto...

Il mio tono non è arrogante, e non voleva esserlo in alcun modo. Spiacente se questa è l'impressione data.
Comunque sia, per stare in tema, aggiungerei una seconda considerazione.
SENTI DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA.

Carlo Molinaro ha detto...

Chiara non è arrogante, reagisce a volte da arrogante perché è un passerotto spaventato, io li vedo i frammenti di sgomento stupito che tenta di nascondere fra le battute, l'incertezza aggiustata alla bell'e meglio, lo sguardo che si distoglie per timore.
E anche se a questa mia frase Chiara risponderà in modo arrogante, come è probabile, io appunto ci vedo lo stesso, e trovo lei di una tenerezza infinita, innascondibile.
Ecco tutto.

Chiara Borghi ha detto...

Non sono arrogante, non sono un passerotto svaventato.
Chi sei anonimo per parlarmi così?

Carlo Molinaro ha detto...

Hai ragione, scusami. Non sei né arrogante né un passerotto. Sei Chiara e basta. Dell'anonimo non so.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Carlo Molinaro ha detto...

Lo è arrogante? Lo è passerotto? Lo è entrambe le cose?