ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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giovedì 28 febbraio 2008

Sognare un futuro al catasto

Dopo una settimana a insegnare storia e italiano in un istituto per geometri mi sono accorta che i miei alunni ignorano totalmente i fatti del novecento dopo la prima guerra mondiale e non hanno nessuna voglia di saperne qualcosa. Per spronarli a studiano storia e letteratura io dico che anche se non sarà molto utile alla loro carriera di geometri sapere cosa fu il muro di Berlino, sarà senz'altro utile per sostenere un dialogo e affascinare una ragazza. Loro, solitamente ridono oppure mi dicono che per sedurre le ragazze non recitano poesie. E vivono bene, a detta loro. Ho notato che non si usa più scrivere pensieri o poesie sul diario come facevo io, e la cosa se dovesse accadere non sarebbe vista di buon occhio. Io scrivevo sul diario, mio e delle mie compagne e per questo godevo di grande popolarità. Ai miei tempi (10 anni fa) scrivere, voler fare gli scrittori era molto comune. Eravamo tutti artisti, chi scriveva, chi suonava, chi girava pseudo-film. Nessuno pensava di finire a fare l'impiegato del catasto, cosa che invece incuriosisce tantissimo i miei ragazzi. Cosa è successo in 10 anni? Ci siamo spaventati così tanto che preferiamo sognare a 18 anni un futuro da impiegati?
Loro non rispondono, si nascondono dietro il fatto che certi discorsi dovrei andare a farli a quelli del classico, loro, in fondo, sono solo geometri.
Voi, che ne pensate?

mercoledì 20 febbraio 2008

Oggi troppo, domani niente

Probabile faccia parte della precarietà, o della flessibilità del nostro tempo. Da dicembre a la scorsa settimana ero disoccupata, ora mi trovo con due lavori impegnata sette giorni su sette. Qualcuno dirà: "metti da parte l'esubero per i tempi duri", faccio così ma è dura. Devo cambiare continuamente orari, capi, colleghi, luoghi. Può essere eccitante ma anche una palla. Ad ogni modo volevo solo comunicarvi che torno ad insegnare italiano in un istituto per geometri e ho preso a fare la cameriera il week-end. Con questo vi saluto

mercoledì 13 febbraio 2008

Il vero S. Valentino

La storia e la leggenda
Per la tradizione San Valentino è l'autore di numerosi miracoli ma soprattutto si guadagna l'appellativo di Santo protettore degli innamorati o "santo dell'amore" quando celebra il matrimonio fra il legionario romano Sabino ed una giovane cristiana Serapia. San Valentino muore il 14 febbraio 273 d.C. per ordine del prefetto romano Placido Furio durante le persecuzioni ordinate dall'imperatore Aurelio. La sua colpa è quella di aver sostituito con un sacramento religioso cristiano l'antico rito pagano della festa della fertilità, i Lupercalia, consacrato al dio Lupercus. La sua vita dedita all'apostolato, e nobilitata dal martirio, indusse nel 1644 i cittadini a proclamarlo Patrono di Terni. Ma la notorietà internazionale di San Valentino si deve alla leggenda, nata nei paesi anglosassoni, secondo la quale egli fosse solito donare ai giovani suoi visitatori un fiore del suo giardino. Tra due di questi giovani nacque un amore che portò ad un unione tanto felice che molte altre coppie seguirono il loro esempio, a tal punto da indurre il Santo a dedicare un giorno dell'anno ad una benedizione nuziale generale. Ancora oggi nella Festa della Promessa prima i fidanzati giunti a Terni da mezzo mondo si scambiano un voto d'amore, poi gli sposi che hanno raggiunto il venticinquesimo o il cinquantesimo anno di matrimonio possono rinnovare l'impegno del loro legame.
Altre fonti fanno risalire ad eventi diversi la qualifica del Vescovo a Santo dell'amore; per alcuni addirittura il fatto è assolutamente casuale essendo la conseguenza di una donazione che Papa Paolo II alla metà del 1400 aveva elargito alle donne nubili proprio il 14 febbraio. L'attuale Basilica di San Valentino fu costruita nel 1605 sui resti di precedenti templi, e contiene opere di un certo interesse, in particolare nella cripta. Attorno alla Basilica si concentrano ogni 14 febbraio i festeggiamenti per il giorno di San Valentino, con il tradizionale mercato, le manifestazioni ed i premi.

S.Valentino

Sto per andare a comprare il regalo di S.Valentino e penso che per chi si chiama Valentino questa festa è una rottura perchè toglie attenzione. E' come essere nati il giorno di Natale, nessuno ti considera, tutti pensano alla ricorrenza.
E poi, le battute degli amici su Cupido e tutto il resto. Essere nati a S.Valentino è davvero una palla. Anche i regali sono ri-adattati perchè in giro si vendono cioccolatini a forma di cuore o altri gadgets per la festa dell'amore. Chissà poi perchè? Valentino non era un prete? Forse ricordo male. Ma se era un prete, d'amore fra uomo e donna non doveva saperne molto, oppure è la solita vecchia storia di scambio dei ruoli: i preti parlano d'amore e di sesso mentre i laici parlano di spiritualità. Sarebbe tanto logico stare nel proprio campo!
Ad ogni modo se festeggiate S.Valentino, poi, raccontatemi cosa avete fatto.
Buona festa a tutti

mercoledì 6 febbraio 2008

Abitudini, abitudinari

Mentre aprivo questa pagina mi sono resa conto di essere abitudinaria. In effetti, da quando non lavoro, mi alzo, studio un po' al mattino in vista degli esami di giugno, mangio pranzo, guardo C.S.I su Sky insieme a mia sorella, porto da mangiare a Zoe, il mio cane, lascio che corra per una ventina di minuti nella vigna, poi vado a scrivere sul mio blog, controllare la posta elettronica. Due volte a settimana vado in palestra, qualche impegno di partito la sera. Questi i miei giorni, tutti uguali. Mi ricordo che anche quando andavo al liceo ero molto abitudianaria e mi ricordo che ogni mercoledì pensavo la stessa cosa: "Siamo a metà settimana".
Per molti tutto questo può sembrare noioso, una vita così tremenda, invece a me piace. Mi piace avere un programma, orari, scadenze. Forse un carattere del genere è poco artistico, dovrei essere una scrittrice svalvolata, invece no. Anche quando scrivo ho un programma e degli orari. Forse è questa inlinazione che non mi permette di accettare di essere precaria nel lavoro, avrei bisogno di un programma fisso.
Mi sento come Elio: sono un abitudianrio....

martedì 5 febbraio 2008

Puscher sintetici in rete

Ritornando all'argomento dei semi da comprare in internet ho visto oggi, al telegiornale che si possono comprare anche un po' di droghe psichedeliche come anfetamine, ketamina, scrti di crack e cocaina che non mi ricordo come si chiama, e altre diavolerie allucinogine. Molte di queste sostanze non sono ancora catalogate come droghe e non essendo illegali sono di libera vendita anche se potenzialmente letali. Molte di queste cose hanno l'aria di essere gli scarti, degli scarti della merda, sostanze da taglio soprattutto. Non credo abbiano neanche grandi effetti, magari un po' ti stordiscono ma anche la varichina lo fa se la inali. Eppure il business c'è, altrimenti non se ne parlerebbe. Come fa ad esserci gente che per fuggire al quotidiano si mezza-avvelena con questa roba? magari non si sentono nemmeno drogati, forse lo sono più di tutti. E con l'ipocrisia di rimanere nella legalità