ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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domenica 14 giugno 2009

Varazze

Varazze all'alba è così bella che toglie il fiato. E' deserta e le prime luci del giorno la accarezzano come una tenda di perline luminose, ancora dorme con tutte le serrande dei negozi abbassate, con gli scuri delle case chiusi, le macchine la attraversano distratta e forse qualcuno pensa che a quell'ora Lei non ha nulla da offrire. C'è chi pensa non offra nulla mai e che quel poco lo faccia pagare caro. Guardatela, è fatta d'acqua, il Fiume che l'attraversa e il mare che le resta accanto e la prende per mano dolcemente, come un vecchio padre e l'accompagna nella sua bellezza. Mi fermo un attimo qui, a metà davanti alla gelateria I Giardini di Marzo nei pressi del comune e attraverso l'aurelia. Ecco, da questa posizione vedo i quattro elementi, sono tutti qui, insieme. Vedo il fuoco del sole che sorge sull'acqua del mare e del fiume, la terra della collina che sovrasta la città e l'aria sottile, sinuosa che dondola leggermente le cime degli alberi vicino alla spiaggia. Varazze sembra una sirena sdraiata in riva al mare, fiera d'esser bella che ti guarda maliziosa e ti invita con la dolcezza del suo canto.
E' in questi momenti all'alba, la notte, l'inverno quando la gente non s'accalca, non la attraversa, non la violenta con i suoi passi di struscio da turista o con quelli svelti e distratti del residente, ma quando la trovi sola che Varazze ti apre il suo cuore di mare, quando crede di non essere vista e scioglie i suoi capelli lunghi al primo sole. Quando l'odore salmastro è così forte che pizzica il naso e lo sciabordio delle onde culla i sogni più belli. Guardatela Varazze all'alba quando i gabbiani planano sui tetti, è bellissima. E' bella sola, non le serve altro.

martedì 9 giugno 2009

Sento come un vuoto al posto dello stomaco, leggo il giornale e scrivono che l'Europa ha votato partiti o coalizioni di partiti di destra, spesso estrema, razzista, xenofoba, cattiva. Coalizioni: i partiti invece di rappresentarci si coalizzano per diventare più forti, usano la pubblicità per carpire il nostro interesse, fanno campagne elettorali perpetue per convincerci, per prenderci (vieni nel grande centro, rifonda il mondo, sali sul carroccio). Tutti noi cittadini non ne possiamo più, li detestiamo, leggiamo libri che ci forniscono gli elementi per detestare gli uomini politici ma quando le elezioni arrivano nel nostro paese, quando i apre un varco, ci mettiamo in politica. Ultime amministrative: paesi di cento abitanti con sei liste civiche. Tutte civiche formalmente, tutte unioni di indipendenti in squadra per guidare il paese. Guidare, comandare, chi diceva meglio cummannare che fottere? Il Padrino?
Anch'io mi sono messa in politica per il mio paese quest'anno, a parte che io non detesto la politica in sè ma il modo italiano di farla, il modo clientelare, anch'io in prima persona ho scelto di cummannare (provare a) invece che Fottere per un po' di mesi di opera di convincimento del prossimo o meglio di campagna elettorale.
Mi hanno trombata alle elezioni con pochissime preferenze e un'obiezione vera e chiara "sono troppo sincera, troppo giovane e ci credo troppo per far bene politica. Non sono credibile"
Abito in una piccola frazione di un comune di cinquemila abitanti ma è lo specchio di ques'ultima Italia, di quest'ultimo mondo.
Questo paradosso, in fondo, mi lusinga anche dopo essermi sporcata un po' le mani a "far politica" sono scettica a crederci

martedì 2 giugno 2009

Erli, fuoco e festa

E' passata da due giorni la quest'anno tanto pibblicizzata e attesa festa del fuoco in località Borgobassi a Erli, sopra ad Albenga. Provincia di Savona.
L'atmosfera era ottima come sempre nel borgo, ma forse (ed è opinione mia) maggiormente simbiotica e armoniosa fra i partecipanti. Alcuni che ogni anno si ritrovavano alla festa (da annio sempre l'ultimo finesettiamana di Maggio) non c'erano per problemi personali e lavorativi. Alcune persone che non avevo avuto modo di conoscere gli anni precedenti, alcuni passaggi sconosciuti ora esplorati.
Contenta di esserci stata, di aver letto male un brano tratto da amore a Marsiglia della Francesca Mazzuccato e un pochino meglio (forse) quattro mie poesie. Contenta d'aver mangiarto e bevuto divinamente e di non essermi persa dietro a pifferai magici a cercare il bianconiglio che, ormai lo so, è tutt'inganno e poco più.
Contenta di aver fatto da sola mezzo bagno alla cascata e di essere rimasta in silenzio senza provare paura. Felice dei discorsi uditi o fatti e di quell'emozione pura e genuina che ad un punto della sera mi ha accolto e che ancora adesso (per ora) non mi ha lasciato. Contenta di averla provata.