ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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giovedì 9 aprile 2009

Il sesso unisce o divide?

Nel sentire comune il sesso tra persone è l'inizio di una relazione intima a meno che non sia mercenario.
Ma quando una relazione inizia può essere che la divergenza di vedute, il modus operandi il sesso guastare un amore? E se due persone non riescono a capirsi a letto possono stare insieme anni? Perchè?
Può essere che fare sesso non c'entri niente con fare l'amore?
Se il sesso non c'entra con l'amore è solo questione di leve e di forte centripete quindi diventa un trattato di fisica. A me sembra una perdita di significato. anche se resta il significante.
Exursus storico: nel mondo antico il sesso era anche la fine di un percorso di conoscenza quindi univa, nel mondo medievale era in generale danno, peccato o ricreazione durante il carnevale, tirando le somme disuniva; a corte era svago o presa d'eredità secondo me univa; nel novecento era o matrimonio o bordello e in quest'epoca si apre il dualismo perchè il matrimonio unisce ciò che il bordello tende a dividere.
Potrei stare qui a scriverne ore senza arrivare ad una scelta soddisfacente, forse prima bisognerebbe stabilire cos'è fare sesso (che suona anglosassone e freddo) e cos'è fare l'amore. Ma questo che in ultima analisi chiamerò fare avvicina o allontana?

1 commento:

Carlo Molinaro ha detto...

Sono talmente diverse le sensibilità personali su questo! A volte mi succede di parlare di “cose di sesso e d’amore” con altri uomini e ho sempre l’impressione che non ci si capisca, che si parlino lingue diverse, ci si riferisca a cose diverse. Forse la combinazione di un’intimità profonda e delicata dell’argomento e di repressioni/autocensure radicate impedisce che si parli davvero sinceramente. Ognuno ha la sua esperienza, questo è naturale, ma pare che non si riesca a condividerla, raccontarla, e questo è meno naturale.
Certo la sessualità si vive in modi diversi. Al di là dei casi estremi (tipo lo stupro) ho sentito uomini dire di avere fatto sesso per moventi che io chiamerei «violenti»: per dispetto, rivalsa, noia, ripicca, per «fottere quella presuntuosa», per «farsi un giro con quella troia», e altre motivazioni che con l’amore non hanno proprio nulla da spartire – e non solo con l’amore: non hanno nulla da spartire nemmeno con l’amicizia o la simpatia. A me questa cosa risulta talmente incomprensibile e assurda che spesso stento a credere che sia vero quello che dicono. A quel punto capisco di più il sesso mercenario, che almeno è il frutto di un patto condiviso (almeno se non ci sono sfruttamenti e schiavitù, s’intende).
Fatta questa premessa, dico che il sesso io riesco a farlo solo per una cosa che posso chiamare attrazione, fascino, desiderio, cioè una cosa forte che potrei anche chiamare amore, benché questa parola sia spesso un contenitore strano di cose svariate. Quindi per me il sesso unisce, non può far altro che unire. Ho alcune (poche) “solo amiche” (vere amiche intendo, non “conoscenti”), ma in sostanza le donne di questo pianeta con le quali mi sento più unito sono quelle con cui ho fatto o faccio o vorrei fare sesso/amore. È una vicinanza forte, ed è una vicinanza nella gioia (nel piacere): una delle poche, perché in genere, se ci fai caso, le vicinanze sono nel dolore, nel bisogno, no? Il sesso/amore invece è vicinanza nel piacere/gioia. Una cosa fantastica, quando funziona. Quando funziona unisce eccome, è attrazione che finalmente trova il suo compimento, è toccarsi in fondo al sentiero.
Quindi sul mio personale non ho dubbi: il sesso unisce. Sull’universale, sugli altri, non lo so: l’unica cosa che posso dire è che non lo so. Ciao Chiara, un bacio.
P.S. Poi naturalmente il sesso/amore può anche dividere, in un certo senso, quando uno vorrebbe farlo e l’altra no: ma lì non è il sesso a dividere, veramente, ma una diversità d’intendimento, un’opposizione fra sesso e non sesso... e non andiamo sul personale, adesso! ;-)