ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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lunedì 6 ottobre 2008

LA STESSA PIOGGIA

Il cielo rimanda la stessa pioggia
l'autunno.
Gli ostaggi sono stati rilasciati
ma allo stesso modo
poco di nuovo sul fronte occidentale.
la benzina che aumenta
e nessuno mai si è azzardato a usare questa parola in una poesia
o forse sì, ma probabilmente in tono più poetico
come metafora: tu sei la benzina che infiamma il mio cuore
Io invece dico proprio il carburante
che come parola in versi è ancora più difficile trovare.
Stiamo affondando, c'è chi dice così
e questo è facile a pensarci, è banale.
E il cielo non si stanca e rimanda la stessa pioggia

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Mica vero.
Non è mai la stessa pioggia. Mai.

Chiara Borghi ha detto...

cambiano le situazioni, questo sì, ma la pioggia è la stessa, stanne certo

Anonimo ha detto...

Se fosse sempre la stessa pioggia noi saremmo sempre nella stessa melma. Invece non lo siamo. Non siamo marci. Almeno per ora.

Chiara Borghi ha detto...

noi possiamo cambiare non ciò che ci piove in testa. Come dire che l'universo non si preoccupa di noi

Anonimo ha detto...

L'universo si preoccupa di noi nella misura in cui noi ci preoccupiamo di lui e se noi cambiamo cambia anche la pioggia.

Chiara Borghi ha detto...

mah, forse il modo di percepirli

Anonimo ha detto...

La più importante raccolta di poesie di Gregory Corso s'intitola "Gasoline".

Anonimo ha detto...

Anche gli anonimi non sono sempre gli stessi. Forse piovono pure loro.

Chiara Borghi ha detto...

dovrò leggerla, conoscevo solo "benzina" di Elena Stancanelli

Carlo Molinaro ha detto...

L'odore della benzina è una componente forte del nostro paesaggio, ormai. Un bambino di città conosce prima quello che l'odore dei boschi o del pesce nelle reti. Quindi per lui è più "naturale" la benzina, se chiamiamo naturali le cose che abbiamo più comunemente intorno. Ma già fra i miei ricordi d'infanzia è intenso l'odore di certe piazzuole dove posteggiavano i camion, e dove andavo a esplorare e scoprire il mondo.
Se sia o no la stessa pioggia quella che ci scende sulla testa da milioni di anni, è un discorso che assomiglia a quello sull'esistenza di Dio, e sul fatto che Dio si interessi o no di noi. Un discorso insolubile, come certi composti chimici. Ciao Chiara, sono contento di rileggerti qui.
[Nota per gli anonimi: ma perché cazzo fate gli anonimi? È così pericoloso dire chi si è? Succede anche sul mio blog, e là come qui non lo capisco, non lo capisco proprio il motivo dell'anonimato.]

Carlo Molinaro ha detto...

(P.S. Fra una settimana il tuo blog compie un anno. Auguri!)

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Carlo Molinaro ha detto...

Verificare che cosa?