ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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giovedì 8 maggio 2008

Lavorare nel 2008

Il primo maggio sono andata al concerto organizzato dai sindacati (CGL, CISL, UIL) in piazza San Giovanni a Roma. Erano 26 anni che volevo andarci, tutta la mia vita.
E' stata una grande emozione: la folla
la musica( l'ultima volta che avevo visto Afterhours e Marlene Kuntz insieme era nell'estate del 1998 a Cuneo...cazzo, 10 anni fa)
i temi politici affrontati
i mei amici (tranne uno che come al solito ha cercato di circuirmi in tutti i modi...ma lasciamo perdere)
Claudio Santamaria non distante da me e dalla mia libidine


Volevo scrivere un elenco ma graficamente non ci riesco, come sempre sono un po' vittima della dittatura dei computer anche se pian piano arriverò a dominare la grafica della pagina senza compromessi come fino ad ora in questo blog

Ieri ho scritto un "pezzo" ispiratomi da quella giornata. Questo:

LAVORARE NEL 2008 CON UN CONTRATTO A TERMINE SENZA FORMAZIONE

MORIRE SUL LAVORO
PER SFAMARE LA FAMIGLIA E
QUELLA FIGLIA CHE TI ASPETTA A CENA
MORIRE IN UNA PRESSA
SCHIACCIATO COME UNA MOSCA
UCCISO DALLA CORSA ALL'ORO
DI CHI CREDE D'ESSERE
CAPITALISTA

MORIRE SUL LAVORO
SENZA AVERLO SCELTO
MORIRE PER UN CONTRATTO CHE DOMANI SCADE
MENTRE RESPIRO LA MIA ULTIMA ARIA TOSSICA
PRIMA DI CHINARE LA TESTA PER
MORIRE
GIA' SENTO DIRE DA LONTANO
CHE ERO FORTUNATO PERCHE'
ALMENO PER UN GIORNO
IO HO LAVORATO

31 commenti:

Carlo Molinaro ha detto...

Se alludi a me come amico che ha cercato di circuirti, questa volta mi ribello totalmente e vibratamente. Non ho fatto assolutamente nulla che potesse essere inteso in quel senso. Ma proprio nulla, nulla, nulla. Se vuoi spiegarmi tu che cosa intendi... Ti voglio molto bene, ti stimo, mi piaci molto, ma un'accusa del genere, immotivata e gratuita, non la posso accettare! Me ne sono stato bravo a parlare da amico, a discutere con te di storia del Novecento e di filosofie... Neanche un bacino di buona notte in camera! Come cazzo ti avrei circuita? (a parte il fatto che non sei una bambinetta circuibile - o sì?) Se invece ti riferisci a qualcun altro, boh! Vedi di spiegarti! Ciao!

Anonimo ha detto...

bello il concerto? chiara a volte sembra che "vuoi" che carlo ti....circuisca!! non mi ce lo vedo a circuire,mi sa che è un classico timido!!!! avete dormito insieme e non ti ha fatto neanche la più piccola avance se ho capito....! ma dai, vogliamoci bene!!!forse domenica vado a torino alla fiera del libro. ciao!

Chiara Borghi ha detto...

Avete ragione! ma dopo più di un anno di corteggiamento sono esausta! Ho sbagliato a usare il verbo circuire come iperbole, vorrei che tu Carlo fossi mio amico e visto che mentre ti parlo di Heidegger o della crisi dell'occidente nostro come la crisi dell'impero romano tu non pensassi, nemmeno con un neurone di essere il mio uomo! Chiedo troppo? Non credo. Ti ho offerto la mia amicizia, ti ho raccontato me stessa con il cuore in mano ma tu vuoi solo "amarmi" (come dici sempre), io NO per un sacco di motivi che non ti sto a rispiegare pubblicamente! Su un blog! Quando ho aperto il blog volevo comunicare di storia, filosofia, letteratura, arte, cinema. teatro con tutto il mondo! Invece ora il mio blog sembra una pagina di Novella 2000 o un PUNTATA DI BEAUTIFUL!

Se poi non devo essere incazzata per questa situazione allora affanculo tutti e soprattutto tutte.
Guarda un po' se dopo 40 anni dalla liberazione sessuale io devo essere la musa ispiratrice di qualcuno!
Ciao

p.s. Per forza le persone "serie" (che stimo) non lasciano commenti!

Chiara Borghi ha detto...

In più: quella era solo l'introduzione al post, cioè alla mia poesia sulla sicurezza sul lavoro! mi aspettavo una critica, un accenno ma come scrittrice manco mi consideri.
Chissà se adesso come adesso mi faresti l'editing de "Il tempo è scaduto", lo sapevo che era solo perchè, aihmè, a questo punto ci credo anche io, SONO BELLA.
Porca merda!!!

Carlo Molinaro ha detto...

No, non è così, Chiara. Di ragazze che ispireranno poesie ce ne saranno sempre, non c’entra con la liberazione sessuale, per fortuna. Se la liberazione sessuale significasse la fine della poesia d’amore, sarebbe una ben brutta rivoluzione. La liberazione sessuale è stata liberazione da certe regole e schiavitù, mica liberazione dall’amore! Ci mancherebbe!
E l’amore è una cosa ampia, si insinua anche nel parlare di filosofia, è dappertutto, è vita. Parli di ragioni per cui non vuoi amarmi e già questo a me suona strano, perché io penso che o si ama o non si ama, non è che uno «voglia». Non mi ami, ho capito, ma che ci debbano essere delle ragioni mi suona strano. Non mi ami e basta, servono delle ragioni? No. Se tu mi amassi non ti faresti nessuna domanda, come non me ne faccio io. O tu la vedi diversamente?
Te lo farei ancora eccome l’editing de Il tempo è scaduto. E te lo farò volentieri di altre cose che scriverai, se vorrai. E ti do volentieri anche i pareri critici. Ammetto che mi piace di più darteli quando sono favorevoli, ma te li posso dare sempre. La tua poesia del 25 aprile mi è piaciuta e te l’ho detto; questa cosa che hai scritto sul lavoro invece mi sembra un po’ buttata lì, non mi piace tanto. A fare una bella poesia (o comunque una «bella cosa scritta») non basta che il concetto sia giusto, dipende da come viene, con che spirito, con che musica dentro le parole.
A volte penso che tu abbia una visione troppo brusca dell’amore e della vita. Sì, dipenderà da tue esperienze. Ma si possono anche superare. Ricordi quando discutevamo di quella tua frase o si calpesta o si è calpestati, che mi sembrava una frase troppo pessimista e ti dicevo che secondo me non è vero? L’amore è proprio non calpestare e non essere calpestati, forse.
È tante cose. Tu sei bella per me, per altri poi mica tanto, non sei la strafiga che piace (più o meno) a tutti. Sei bella per me perché ti vedo tutta intera, tutta insieme, tutta la persona che sei, e forse non lo capirai ma il tuo diario segreto, le tue tette, le tue poesie, i tuoi occhi, il tuo camminare, il tuo parlare, i tuoi racconti, un tuo esitare, un tuo stupirti, un tuo sbagliare, tutte le cose che fai, messe insieme fanno la Chiara che mi piace, che mi piace parlarci, pensare a lei, e farle l’editing, e sì mi piacerebbe anche baciarla ma va bene lo stesso, tutto il resto vale, e se questo è un delitto condannatemi.
Queste cose che ti dico le ho dentro forti nel sangue e nell’anima. Se pensi che siano solo le «solite parole», forse allora l’amore davvero non l’hai mai provato. Se prima di amare qualcuno cerchi delle ragioni, forse hai sul cuore una nebbia che ti inganna. Dio santo, chi lo sa!
Adesso ti spedisco un libro, che non parla d’amore ma di storia. Te lo spedisco perché mi sembra che «accompagni» bene i discorsi che facevamo sul balcone a Roma. E sono contento di approfondire quei discorsi, sono contento di darti qualcosa che può piacerti, ho i tuoi pensieri dentro me, tutto questo è naturale, è tranquillo, è solo un libro, eppure, Chiara, riprendendo quella famosa canzone, forse non lo sai ma pure questo è amore, così come è amore il fatto che in questo momento sto battendo sulla tastiera con affanno per l’urgenza di comunicare con te, e se tutte queste cose sono amore che cosa possiamo farci? Che delitto è?
Poi scusa se ti ho estenuata con un anno di corteggiamento. Se anziché estenuata ti avessi conquistata (ma non in senso militare: nel senso di trovare posto nel tuo cuore), sarebbe stato meglio, ma non è così. Ti scriverò ancora poesie d’amore perché tanto l’amore affiora anche nelle poesie non d’amore, come Periferie che ho messo qualche giorno fa nel mio blog. Parla di storia, di civiltà, di periferie di Roma e Torino, ma quando dice

Vorrei dirle: «La bellezza c’è ancora
e la difenderemo e ne faremo
dell’altra» – invece dico: «Abbiamo tempo
prima del treno». Penso che ieri
mi ha tenuto per mano – ma era solo
per non perderci nel caos della piazza.


diventa amore, che ci possiamo fare se l’amore si insinua dappertutto? Non c’è ragione, non c’è motivo, è così. Se ci fossero «ragioni», allora io sarei proprio cretino ad avere «speso» un anno di corteggiamento in una missione impossibile, con una ragazza che non mi vuole ed è pure fidanzata con un altro. Boh, magari cretino lo sono, ma le «ragioni» per amare non ci sono, quello non ci sono e io lo so, e forse lo sai anche tu.
Poi hai ragione che di queste cose è meglio parlare in privato che su un blog, ma tante volte sei tu che hai messo battute qui – l’hai fatto anche adesso, in fondo!
Le persone serie se vogliono parlare di filosofia e letteratura qui possono farlo lo stesso. Se non lo fanno, è perché non ti prendono molto in considerazione, perché non gliene frega niente, sai? Perché forse ci vuole un po’ d’amore anche per parlare delle cose serie, della filosofia e della letteratura e dell’estetica. Perché forse senza l’amore tutto è solo un guscio vuoto, secco.
E nessuno può capire tutte le cose, si può solo provare a viverle.
C’è una frase nel libro che adesso ti spedisco (vado che se no chiude la posta!) che dice, mi sembra, che la civiltà occidentale ha imparato a contare gli alberi ma non vede più la foresta.
Ecco, quello che provo per te è, se non una foresta, almeno un bosco, e sta tutto insieme. Non contarmi albero per albero. Guardami tutto insieme.
Guardami.
Sono qui.
Sono solo un uomo.
La cosa è abbastanza semplice.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Questo blog è sempre sembrato il remake di una vecchia "telenovela brasiliana" più che un contenitore di cultura.
A parte questo, non so chi dei due (Chiara e Carlo) sia peggio. Una sorda e l'altro cieco.

laPitta ha detto...

scusatemi se m'intrometto, ma mi chiedo come mai una, che si ritiene "estenuata" da un corteggiamento, poi decida di recarsi a roma alla festa del primo maggio con il corteggiatore che la sta estenuando da un anno. mi ricorda tanto quella filastrocca d'altri tempi che diceva "mamma mamma cecco mi tocca! toccami cecco che mamma non vede!" :-)

Anonimo ha detto...

Cara Pitta, hai ragione.
Come dicevo, uno cieco, l'altra sorda e viceversa.

Carlo Molinaro ha detto...

Voi due, anonimo e lapitta, non state tanto a fare i sostenuti. Quando c'entra l'amore sordità e cecità sono molto relative, per esempio io credo che l'innamorato non sia un cieco ma anzi uno che vede cose che tutti gli altri non vedono. Posso ammettere che l'uso del blog per scambi di battute è stato qualche volta improprio, ma il paragone con la telenovela lo rifiuto. Qui si parla di cose vere. Quanto alla cultura, scrivendo libri e lavorando nell'editoria vivo spesso immerso in ambienti "culturali" e posso confermare che, senza amore (o entusiasmo, che è una forma d'amore) sono gusci secchi e vuoti, una noia, una palla. La letteratura, se non addenta la vita, è un giochino da idioti. Quindi nonostante tutto preferisco un blog dove ci sia vita vissuta piuttosto che una rassegna asettica di recensioni o roba del genere. E poi i messaggi di Chiara gli spunti per discorsi "culturali" (scusate ma mi sembra sempre una parola un po' idiota - per me, ripeto, cultura è dove si vive, si ama e si soffre) li danno, e io ho colto anche quelli, e se nessun altro ci scrive, di "cultura", non è colpa di Chiara... e neanche mia. Se volete, commentate la poesia di Chiara sul 25 aprile, o altri spunti culturali presenti nel messaggi del blog da quando è nato. E se no, amen. Inutile fare tanto i sostenuti. Io forse sbaglio a corteggiare per un anno una che non ci sta, ma dei vostri commentini acidi non so che farmene. Un solo piccolo pensiero d'amore vale più di tutta la letteratura e di tutta la cultura. Anzi, sapete che vi dico? Abbasso la cultura e la letteratura, viva chi soffre, scrive, ama (e fa magari poesia e scrittura, non cultura e letteratura). Ah, quanta polvere, quanta aridità!
Ora vado alla Fiera del libro, ho una presentazione da fare. Ecco un esempio: la Fiera del libro: per il 5% cose vere ed emozionanti, per il 95% fiera delle vanità. Un bacio di Chiara vale più di tutti i premi Nobel. Io almeno ho il privilegio di sapere questo. Sono un coglione e un rompiballe, ma ho un po' di sangue nelle vene, ancora. Ciao.

Bhuidhe ha detto...

La poesia ha bisogno di lavoro. In questo momento è prosa con casuali divisioni tra le frasi, non ha ritmo, metrica, assonanza, presa, non ha poesia. Il pensiero lo condividiamo tutti, ma avrebbe bisogno di essere espresso magari in modo un po' meno "buttato lì" da "chiacchiere da bar". Ha bisogno di pensiero, tempo, sviluppo, in questo momento è un embrione.

Carlo Molinaro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Carlo Molinaro ha detto...

Grazie Jane. Intendi questa qui sul lavoro, del lavorare nel 2008, vero? Sono d'accordo e infatti l'avevo scritto in un commento prima. Baci!
(quello precedente a questo l'ho cancellato solo perché avevo sbagliato a scrivere, niente di misterioso)

Chiara Borghi ha detto...

Ciao Jane!
si, in effetti è da rivedere e me ne accorgo grazie al tuo commento e a quello di Carlo. Lo vorrei così il mio blog...io che scrivo cose, gente che le commenta ...non io che scrivo e tutti commentano i commenti degli altri tanto che i miei post potrebbero non esserci a volte... forse questo non sarà mai possibile. Questo incipit di Maggio è stato faticoso, studio per accedere alla scuola di specializzazione all'insegnamento secondario, studio per esami che mi faranno accedere ad un altra classe di concorso, fumavo cinque o sei sigarette al giorno e ora me ne concedo una dopo cena...(forse ricomincio perchè sto dimagrendo a vista d'occhio e sembro un po' un ragno),insomma un momento un po' frenetico dove studio per costruire il mio futuro. Studio ancora ma ho la costante sensazione che anche questa volta i "titoli" che conseguirò non mi faranno fare la prof per un anno intero...( e nemmeno un altro lavoro che mi piaccia un po'). Sono piena di biglietti con su scritto "non si dimentichi di noi" o simili scritti dalle "classi" in cui sono stata supplente e ogni volta che me ne vado mi sembra che quello che ho fatto e detto andrà perso....(qualcuno dirà "cosa farai mai di tanto importante")
Probabilmente stare a scuola a parlare delle materie che amo mi piace troppo e le passioni pure portano alla disperazione (questo lo diceva Kierkegard, forse mi ha traviato) e poi, cavoli, non cambierò mai, anche se cresco, invecchio, ho sempre una paura impressionante di non riuscire a fare tutto bene. E quando riesco esulto e quando il risultato non mi appaga piango. Che carattere di merda!!!
Però in fondo, quello che conta è la salute e direi che fisicamente sto bene.
Ciao

Carlo Molinaro ha detto...

Questo commento che hai scritto adesso è molto bello. Se da un lato la poesia richiede lavoro (forse soprattutto "a monte", almeno nella mia esperienza, ma questo è difficile da spiegare qui), dall'altro a volte una scrittura fluida è frutto di semplice attenta spontaneità.
Magari il buon Severino Kierkegaard (così lo chiamavano quando ero io al liceo: erano ancora in voga molte delle italianizzazioni "fasciste", Søren suonava troppo strano!) non aveva proprio ragione. E poi diciamo una cosa: la purezza in natura non esiste, neanche in fisica: in una materia c'è sempre almeno una minima traccia di altra materia. L'oro puro sarà puro al 99 per cento, forse con le tecniche moderne anche al 99,999 per cento, ma il 100 per cento è irraggiungibile. Credo che valga anche per le passioni: sono sempre mescolate, almeno un minimo, di qualcos'altro, e questo ci salverà dalla disperazione.
Quel libro di Ourednik che mi hai detto di avere già ricevuto stamattina (posta ordinaria che ha viaggiato a razzo: meno di 24 ore) sembra ironico e dissacrante ma invece è molto appassionato, poi mi dirai il tuo parere. Ecco, magari potresti "recensirlo" qui, se ti viene l'ispirazione, quello sarebbe un uso "culturale" del blog.
Regalartelo è costato una giornata di tristezza con una persona a cui voglio molto bene; è successo perché sono un po' un pirla. Non ho pensato che forse non fa piacere, a chi ti regala una cosa, che tu subito la regali a un altro, ed è proprio quello che ho fatto. Certo, ho ordinato nel contempo un'altra copia per me (da Beppe della libreria Massena, ricordi?), e a me sembrava che fosse "la stessa cosa", perché identifico i libri con il loro contenuto più che con l'oggetto di carta e inchiostro. Tante volte d'impulso regalo libri miei restando senza (libri anche amatissimi e che ho da decenni), perché in quel momento mi va di regalarli, e poi magari me li ricompro. Ma non ho considerato la sensibilità dell'altra persona, in questo caso, ed è stata una stronzata.
Ogni tanto ne faccio di stronzate.
Tu comunque se dopo averlo letto lo regali a qualcun altro non mi offendo; mi dispiacerebbe molto di più se non lo leggessi. Io sono uno scarso conservatore di oggetti, li "faccio girare", e casa mia è un vero casino, come potrai constatare se un giorno verrai a trovarmi! :-)
Dai, dacci dentro, che un buon lavoro arriverà, e non rinunciare mai, mai, mai alle tue passioni e ai tuoi sogni, vedrai che vale la pena.
E se smetti di fumare tanto meglio, vedrai che non dimagrisci troppo, a me sembri nella forma giusta. Di solito smettere di fumare fa ingrassare, ma tu sei una tipa tutta a modo tuo!
Fare tutto perfettamente non è possibile, il perfezionismo è una trappola, ma possiamo fare del nostro meglio.
Poi stronzate ne faremo ancora, io, tu, tutti, ma cerchiamo di ridurle al minimo possibile. E vivere bene la vita e dare quello che sappiamo dare.
Ciao, un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Vedo la frase che hai messo in testa al blog con la foto, i ricchi devastano il mercato, le case costano troppo, è vero, e le grandi agenzie immobiliari congelano case disponibili, che restano vuote, e speculano, tutta roba solo di speculazione, il dominio dei soldi, ma è tutto così ormai, tutto! Dove comincerà la rivoluzione?

Anonimo ha detto...

Credo sia stato centrato il problema fondamentale: "la sensibilità dell'altra persona".
La stessa esperienza raccontata da Chiara e da Carlo sembra riferita in realtà a due cose diverse e opposte! Un pò "telenovela brasiliana", mi spiace, ma lo siete, come diceva un anonimo sopra.
Comunque questo post, con i suoi bei commenti al seguito - ho deciso pure io di lasciarne uno!!!- mi sembra contenga un pò di aria "nuova", ma forse è solo una mia impressione o chissà ... un augurio.
Romina

Carlo Molinaro ha detto...

Ma nelle telenovele a me sembra che di norma, prima o durante o dopo, insomma in una qualche qualsiasi puntata, lei e lui scop... scoprano l'amore fra di loro. No? Io non ne ho viste, ma me le hanno raccontate! :-) Scusa, non ho resistito alla "battuta". Ciao, buona notte.

Anonimo ha detto...

Ma sai che non ne ho mai viste neanche io? Però sembra di si, hai ragione. Molto probabile che ad un certo punto, in una qualche puntata, scopino. Scoprire l'amore invece è un'altra storia!
Scusa, ma non ho resistito alla battuta neanche io. :-)
Chiara non me ne vorrà, spero, amche perchè la battuta non era rivolta a lei ( lo so che preferiresti commenti al tuo post! ciao!). Romina

Carlo Molinaro ha detto...

Beh, i commenti al post stavolta ci sono stati, un blog è bello perché è vario. Sto facendo le pulizie in casa, sto aspettando che asciughi il pavimento della cucina per lavarlo una seconda volta (ci vuole una seconda passata, era da... ehm no, non lo dico da quand'era che non lo lavavo!), e intanto una passata ai blog! Ne approfitto per un "buona domenica" a te, Romina, a Chiara e a chiunque altro legga. Anche se leggerà quando la domenica sarà passata! Augurio retroattivo, in quel caso. Bacio!
(come faccio a rispondere così al volo? beh, ovviamente ho attivato la segnalazione mail: quando compare un commento nuovo mi arriva immantinente una mail, e quindi, se sono al computer, vengo... avvisato!)

Anonimo ha detto...

Le pulizie di primavera?
Va bene, dai.
Per sollevare un pò l'animo ci Chiara nel suo intento bloghistico ( si scrive così? ) posso dirle che ho letto il suo libro e se le andrà posso scriverle cosa ne penso io, umile lettrice.
Buona domenica a tutti! Romina

Bhuidhe ha detto...

Bisogna aver pazienza nei momenti difficili e molta fiducia. Quasi sempre passano.
Se commento una tua poesia puoi essere sicura che sarò onesta sempre. Non ho motivo né di dirti gratuite cattiverie né di coprirti di false lusinghe.
Se la prossima sarà un gioello te lo dirò, e anche perché (trovo molto negativo l'abitudine di soffermarsi sui tanti perché una cosa non funziona del tutto per soffermarsi su un banale "molto bello" quando va bene: come insegnante do sempre delle motivazioni anche alle mie lodi).

Chiara Borghi ha detto...

Per Jane: grazie
Per Romina: certo che mi và di sentire cosa pensi del mio libro! Mi interessa tantissimo l'opinione dei "miei lettori" sia negativa che positiva...(p.s. se mi devi affondare completamente però mandami una lettera privata...Carlo ha i miei indirizzi)
Per P. : attenzione non sono le agenzie immobiliari private ma i grandi costruttori che le case se le costruiscono e se le rivendono senza che nessuno possa metterci becco. Anzi, chi ci mette becco viene liquidato con un calcio se non conta e con una bella tangente (di solito agevolazioni nell'acquisto di un appartamento, le mazzette vere e proprie io non le ho mai viste) se conta qualcosa. La cosa che mi urta tantissimo che le concessioni edilizie per costruire questi che sono residence studiati per soddisfare le esigenze dei miliardari (vedi eliporto, campo da golf, porticciolo turistico), vengono date come fossero per costruire case popolari. Cos' le giunte dei comuni di "sinistra" son contente e i cittadini anche. Sono maneggi loschi alla luce del sole! Vedi esempio città di Varazze (Sv), se ci capitate date un'occhiata a tutti i cantieri operativi ed informatevi su che tipo di lavori stanno facendo, leggete i nomi delle imprese e chiedete di comprare un appartamento su carta. Vedrete che le agenzie immobiliari non c'entrano o al limite fanno il contorno, si prendono qualche briciola della grande torta i palio. Oltretutto è proprio solo speculazione edilizia senza freni! Sono opere esteticamente inadeguate ad integrarsi nel paesaggio pre-esistente (vedi terminal crociere di Savona, vedi porticciolo turistico di Varazze tanto per fare qualche esempio). Tutto in nome del Dio Soldo! Prendono progetti a caso dalle università (credo io) o architetti senza gusto nè scrupoli( perchè lo si vede a prima vista che non c'è continuità architettonica tra la Torretta, simbolo di Savona e quell'ammasso in vetro che si sta già venando dopo due anni scarsi, lo si vede che va contro qualsiasi estetica a parte l'estetica della rovina urbanistica)....
mamma mia che post lungo...mi sono lasciata prendere! Solo che mi piace tanto la mia regione e non posso credere che stia diventando un parcheggio per Porche e enormi fuoristrada.
Un'ultima cosa:Cari Padani che scendete al mare come i Lanzichenecchi la domenica, non lo vedete che i vostri super suv sono scomodi sulle nostre stradine ricavate da antiche mulattiere? Spero non raderete al suolo le colline a picco sul mare per passarci con il vostro hammer perchè con l'hammer si va a fare la Parigi-Dakar non la Milano-Varazze-Milano! Uffa

Carlo Molinaro ha detto...

Sullo scempio in Liguria hai proprio ragione. Di chi sia la colpa non lo so, è un po' tutta una cricca del capitale, ma il risultato è evidente. La zona di Varazze poi è fra le più colpite. Nella riviera di Levante, dopo le grandi cementificazioni degli anni Sessanta (soprattutto a Rapallo, una colata di cemento), mi sembra che siano riusciti a mettere un po' un freno, e speriamo che non cedano.
Eh sì, i piemontesi e i padani che vengono giù con il fuoristrada... Beh, non tutti, io vengo con il treno o al massimo con la Panda! :-)
Per i pareri sul libro: secondo me non dovresti temere le critiche anche forti anche qui. Non avere paura, Chiara! A volte le critiche negative stimolano la curiosità, uno pensa "ma sarà davvero così terribile? voglio verificare di persona!".
A me è successo un po' con te come persona: una grande voglia di approfondire la tua conoscenza dopo che alcuni tuoi "amici" mi avevano detto di te cose decisamente terrificanti! :-) Vabbè, dai. Viva l'amore e l'armonia, un bacio.

Chiara Borghi ha detto...

non ho paura delle critiche al racconto ma degli attacchi personali...ma da Romina, visto che tu la conosci e ne parli bene, forse no.
Sto leggendo il libro di Paolo Giordano (è edito da mondadori ma...ho fatto uno strappo) appena lo assimilo scrivo una recensione. Tanto per vedere se sono capace...perchè ho seguito per radio la fiera del libro e se già consideravo i critici letterari scrittori mancati con il fucile caricato a fango spianato, ora ne sono proprio convinta. L'unico che non mi ha fatto adirare è stato Sanguineti(ha difeso i giovani scrittori e ha affermato che non ci può essere critica onesta e seria se il critico è pagato e sostenuto dalle case editrici) , per fortuna, mi sarebbe crollato il mondo addosso perchè lo considero uno dei miei padri letterari...
Mo' vado a mangiare pranzo

Carlo Molinaro ha detto...

Secondo me non dovresti aver paura neanche degli attacchi personali. Ma non sono fatti miei, è vero.
I critici sono come sono, ma forse sono già un po' meglio quando criticano, piuttosto che quando adulano.
Se leggi il libro di Patrik Ourednik magari dimmi cosa ne pensi.

Anonimo ha detto...

C 3 - NIENTE !!!
Non mi riesce di affondare niente!
Non riesco ad affondare neanche Carlo, figuriamoci. Chiara non c'è pericolo che io ti affondi, sai.
Carlo parla bene di me? Male.
Vabbè vabbè...
Si, non devi temere le critiche. A volte i peggiori, quelli da temere, sono proprio coloro che non ti criticano.
Comunque, il mio sarà un semplice commento su quello che ho pensato io leggendoti, senza chissà che giudizi. Ho visto un indirizzo mail a destra sul blog, posso scrivere li?
Stasera sono fusa, proprio fusa.
Un saluto. Ciao Romina

Carlo Molinaro ha detto...

Romina, se non la affondi, come ti ha detto, puoi scrivere anche "qui" a Chiara. E se non vuoi qui allora sì, va bene quell'indirizzo lì, chiara81@lycos.com
Embè? Faccio da segretario, e allora? :-)
Buona notte o buon giorno a Romina a Chiara e a tutti quanti.

Anonimo ha detto...

Ussignur.
Segretario senza nomina, e senza portafoglio.
:-)) Romina

Carlo Molinaro ha detto...

Soprattutto senza portafoglio! :-) Ciao!

Chiara Borghi ha detto...

sono d'accordo con l'ultimo anonimo! tanto vale che io non scriva più post tanto c'è Carlitos, il poeta, il vate, lo spaccapazienza che ci pensa lui a mandare avanti il mio blog! A fare l'avvocato, il segretario.Mi sento un onorevole con il portavoce che parla senza delega. Vabbè. Buona domenica

Carlo Molinaro ha detto...

E dàiie! :-) Se non scrivi nuovi post è perché non hai voglia di scriverli, non certo per le mie piccole battute da pseudosegretario...! Ciao!