ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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martedì 15 aprile 2008

Nausee incrociate

Sono indecisa se scrivere un post sulla vittoria alle elezioni di Berlusconi o parlare della mia nausea-influenza gastrica che mi ha colto domenica notte.
Visto che gli argomenti sembrano correlati parlerò della nausea.
Mentre scrivo la sto ancora vivendo anche se oggi non ho vomitato, almeno per ora. Una cosa mi rincuora, lo stesso virus ha investito anche il mio fidanzato e questo mi ha fatto credere che, ora, io e lui siamo veramente collegati.
Per passarti un virus devi avere un rapporto molto stretto e abitudini comuni quindi posso dire di essere al centro di una relazione di quel tipo. Non ci passiamo solo le malattie, però sentirci tutto il giorno ieri per sapere se avevamo vomitato mi è sembrato tanto dolce. Ad ogni modo, sento che anche se mi sta passando la nausea me la dovrò tenere ancora a lungo, probabilmente cinque anni

11 commenti:

Carlo Molinaro ha detto...

Veramente un virus lo si può prendere anche per strada, in autobus o in ufficio. Altrimenti i "singoli" non si beccherebbero mai un'influenza. Comunque riguàrdati e stammi bene. Dai che domani sera andiamo al concerto di Vecchioni. Quanto all'altra nausea, quella politica, ce la terremo sì per cinque anni. Ma in fondo sono solo idee politiche, dai, a prescindere dalle quali siamo tutti fratelli e ci vogliamo tutti bene. Pensa che conosco una di Rifondazione comunista che sta con uno che ha votato la Santanché. Tu non ci crederai ma è così. Quindi tutto può succedere, proprio tutto. Un bacio, ciao!

(sono una merda, oggi, lo so, eh, mi succede, a volte ho dei cali di buonismo!)

Anonimo ha detto...

Sarai mica incinta?

Chiara Borghi ha detto...

no, non sono incinta.

Carlo Molinaro ha detto...

Meglio così, direi.

Anonimo ha detto...

Se anche fosse ?
Essere incinta non è una disgrazia.
(anonimo diverso da quello di cui sopra).

Carlo Molinaro ha detto...

La mia era una battuta. Essere incinte non è una disgrazia. Ma nella fattispecie preferirei essere io il padre. E anche questa è una battuta, naturalmente. Anonimi, perché non vi disanonimizzate? Avere un nome è meglio. Curioso che siamo in tre quasi contemporaneamente su questo blog: Io, Chiara e lo scuro (inteso come anonimo, in quanto oscuro è il suo nome; ed è ovviamente citazione di quel film di Nuti).

Anonimo ha detto...

Ho constatato che di anonimo non ci sono solo io, visto che ho potuto leggere commenti anonimi che non mi appartenevano. Quindi deduco più anonimi qui presenti.
Come fai a dire che siamo solo in tre?

Carlo Molinaro ha detto...

Intendevo in quest'ora. L'altro anonimo è di ieri, direi: guarda la data. Poi certo a leggere senza commentare in questo momento potrebbero esserci qui un milione di persone, benché ciò non sia molto probabile.

Anonimo ha detto...

Infatti.
Comunque io mi riferivo a tutti i commenti anonimi letti qui, non solamente quelli legati a questo specifico post.
Leggo questo blog dalle sue origini, e credo che di anonimi ne siano passati tanti.
Comincino a "disanonimizzarsi" loro.

Carlo Molinaro ha detto...

Sempre così qui in Italia, si vuol sempre che sia qualcun altro a cominciare. E anche questa, certo, è una battuta.

Chiara Borghi ha detto...

Bè, anonimo visto che segui il blog dagli albori potresti prenderti un nick-name. Fa così "ospite distaccato" la dicitura anonimo...