ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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domenica 22 novembre 2009

Niente poesie per una storia d’amore

Non leggerai queste poesie
Non ne vuoi più sapere di poesie.
le passerai a tuo padre
Che le leggerà prima di dormire
Come quel libro di aforismi per l’insonnia
Che ti ho regalato
Magari le leggerà in un’ora e le butterà via
Per far posto all’ordine
Magari le riporrà in un armadio polveroso
E lì, rimarranno anni e anni
La nostra storia divorata dalle tarme,
acari cammineranno sulle nostre parole
il buio vi darà fiato
e non è il modo migliore per morire.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quanta malinconia......non ci si guarda indietro troppo spesso o si finisce per diventare persone tristi....semprea chiedersi come sarebbe potuta andare se....
una "favola" nordica.....che sapeva piu' di storia del terrore raccontava in breve di un fuggiasco a cui era stato promesso che se non avesse guardato indietro , sarebbe sopravvissuto. Ma ovviamente la curiosità umana supera a volte il terrore, e voltandosi ruppe la promessa e mori'.

Chiara Borghi ha detto...

malinconia...non lo so. Sono date che fanno ricordare in questo caso momenti tristi. ma che persone saremmo se non ci guardassimo indietro? Se non dessimo importanza alla storia, che sia la nostra o quella con la s maiuscola? Se non imparassimo dai nostri errori? Se non ci fermassimo a guardare indietro, tirare il fiato e ripartire con un insegnamento in più?

Anonimo ha detto...

beh... non intendevo questo.....il passato ci insegna e dai nostri errori impariamo. ma ledate da ricordare sono quelle positive, o si rischia di diventare pessimisti quando invece la vita è un dono incommensurabile che non và sprecato dietro a cose o persone che non ci possono dare quello che cerchiamo.

Carlo Molinaro ha detto...

"Un dono incommensurabile che non va sprecato dietro a cose o persone che non ci possono dare quello che cerchiamo"... sagge parole, anonimo, ed è tutto un giro, così come io sono "stato dietro" alla titolare del presente blog. Però non è così semplice. Intanto, non è semplice sapere quello che cerchiamo (non è semplice neppure sapere chi siamo). Poi, a volte quello che cerchiamo "è" quella persona, che non può o non vuole darci sé stessa. E poi il tempo travolge tutto e tutto cambia. Sono parole, parole, parole, ma nulla è semplice.

Chiara Borghi ha detto...

io, io, io Che ego incommensurabile che hai Carlo!!! Tutte le strade portano a te e al tuo mondo irreale

Carlo Molinaro ha detto...

Strano, l'hai scritto dopo un commento dove "io" compare poco - compare molto di più in altre occasioni. Poi in amore è già difficile raccontare la propria esperienza, figuriamoci quelle altrui. So (e nemmeno perfettamente) che cosa ho provato io per te; che cosa hai provato tu per lui o per altri (o per me!) non ho la presunzione di saperlo. E parlo di ciò che so, e pazienza se c'è "io" in ciò che so. Non vedo come potrebbe essere diversamente, del resto. Forse se avessimo fatto l'amore cento volte, come proponevo qui a un'altra fanciulla, saprei qualcosa di più di te. Ma non è accaduto!