ll futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

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mercoledì 19 novembre 2008

Gelmini Vs Scuola

Ogi sono tornata in niversità per parlare cn un professore e ho trovato gli striscioni e la facoltà occupata.
La riforma del nuovo ministro Gelmini strozza la scuola bloccando le assunzioni e dimezzando il personale docente. Per questo io non lavoro. E' normale fare lavorare fino a 65 anni i docenti e lasciare i giovani, più entusiasti, più freschi, a spasso?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa "riforma" funziona come il "gioco dell'oca". Sei un precario? Sei arrivato alla casella 99? Bene, adesso torni indietro e non giochi più. Io sono già in ruolo, eppure la mia parte di lotta la sto facendo. Sono solidale con i giovani perchè questa riforma penalizza soprattutto loro. Il governo, ovviamente, sta facendo un "gioco furbo", ovvero adesso, dopo le varie cagnare iniziali, sta tentando di far passare le cose piano piano, col contagocce... in modo che la gente, sopratutto gli "utenti" della scuola, se ne accorgano poco, o non se ne accorgano per niente. Non a casa stanno ritartando i decreti attuativi della riforma perchè le matasse da sbrogliare non sono poche e i "nodi" sono complicati.
La nostra deve essere una "lotta di trincea", ovvero dobbiamo tenere duro. Non si risolverà a breve. Il governo non si smuoverà, ma almeno, noi "cadremo in piedi". Hai preparato gli scarponi?
Qui da me stiamo portando aventi molte iniziative di protesta. Credo e mi auguro si faccia un pò ovunque. Saluti aggueriti. Romina

Carlo Molinaro ha detto...

Me lo auguro anch'io, con Romina. Nelle sedi universitarie di Torino la lotta continua, sulle altre scuole ho meno informazioni ma credo che continui anche lì. Sì, bisogna tenere duro, perché quelli là appena ci si distrae fanno passare le più assurde cazzate. Stamattina ho fatto la rassegna stampa per Fieri e c'è il Berlusca che dice che le classi separate sono un beneficio per gli immigrati, che così imparano meglio l'italiano e si integrano meglio. Cioè imparano meglio l'italiano stando separati dai coetanei italiani? Cioè si integrano stando in classi differenziate? Forse confondono un appoggio (lezioni di italiano "in aggiunta" andrebbero bene, quelle sì, peccato che costino...) con la segregazione. Cazzate più grosse è difficile spararle, eppure metà degli italiani, forse di più, le prende come saggi provvedimenti di buon senso! La lotta è dura ma la continuiamo. Ciao Romina, un bacio. Ciao Chiara, ci vediamo stasera a Savona!

Carlo Molinaro ha detto...

(volevo dire domenica sera, a Savona: stasera vado a Milano: con tutte queste occasioni poetiche faccio casino!)