Ci siamo turna con 'sta mania di Chiara Borghi di scrivere "poesie" e pubblicarle su internet.
Sì, eccone un'altra.
Buona lettura.
APPARTAMENTI VUOTI
a Claudio, di cuore
Mentre entravo nell’appartamento vuoto con te
ho guardato subito l’altezza delle porte
mentre ti sentivo parlare di spese condominiali e bagni da rifare
ho guardato subito se c’era una seconda camera da letto
mentre ci guardavi con l’aria professionale dell’agente immobiliare
pensavo a noi in quella casa.
Mi vedevo signora con le buste della spesa e i figli da prendere a scuola e
mi sentivo libera.
Mi pensavo signora borghese con figli e marito e
sono rabbrividita.
Ho cercato fin’ora di passare alla storia
fare qualcosa di grande, restare in memoria
ora mi chiedo:
per chi? Per che cosa?
Mentre mi vedevo prepararti la cena
il mondo è diventato perfetto
mentre mi vedevo vestire nostro figlio
il buio s'è fatto sereno
Ho cercato fin’ora di passare alla storia
Oggi a essere tua
firmo
1 commento:
È una delle tue poesie migliori, anche se preferisco quando parli dei tuoi boschi, e anche se l'idea di mettere firme, ovunque, m'inquieta. L'amore non ne ha bisogno, e gli accessori di apparente amore che ne hanno bisogno li trovo inquietanti, sì. È un discorso generale, sia chiaro, varrebbe con chiunque tu stessi, persino se tu stessi con me.
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